DOMENICO SCIANCALEPORE, UN MOLFETTESE ALLA DIREZIONE DEL MUSEO D'ARTE MODERNA D'ARNEO

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12/10/2022

By Oriana de Gennaro  Ottobre 12, 2022 www.ilfatto.net

Molfetta. Il molfettese Domenico Sciancalepore già responsabile della galleria virtuale Arteecc lo scorso giugno è stato nominato direttore del Museo d'Arte MAMA nei pressi di Nardò. Il museo sarà inaugurato domenica 16 ottobre e vedrà la presenza di illustri artisti e bibliofili

 

C'è un posto di nome Boncore, un piccolo villaggio nei pressi di Nardò dove il 16 ottobre verrà inaugurato il MAMA, Museo di Arte moderna d'Arneo. La liaison tra il MAMA del Villaggio Boncore e la nostra città è Domenico Sciancalepore, molfettese che da trent'anni si occupa di arte e che lo scorso giugno ha ricevuto un importante incarico, quello di direttore del museo d'Arte MAMA.

Un grande e importante traguardo, per Domenico, uomo di grande sensibilità artistica, proprietario di una galleria virtuale Arteecc. e che da anni si occupa di allestire e curare mostre collaborando con importanti artisti pugliesi e nazionali del calibro di Francesco Caraccio, Francesca Capitini, e i molfettesi Raffaele Ferrero e Gaetano Grillo. Abbiamo incontrato Domenico che ci ha raccontato di questa nomina come direttore del MAMA e di come questa storia ha avuto inizio.

«L'idea del museo è nata quasi per caso, come tutte le cose belle – ci dice Domenico. – Nei pressi di Porto Cesareo, nota località turistica c'è il Villaggio Boncore. Qui vi è una chiesetta con annesso un Asilo che per anni è stato curato da un sacerdote molto attivo. Dopo che il parroco è andato in pensione l'Asilo è stato abbandonato.

Poi il sindaco del Villaggio ha voluto far rinascere e rivalutare questo luogo dedicato a Santa Maria Goretti, affidando le cure a un imprenditore locale, Antonio Pisanò, un mio amico, che ha voluto coinvolgermi in questo progetto di rivalutazione della struttura e del territorio anche da un punto di vista artistico e non solo turistico.

E così sono stato nominato direttore di questo gioiellino che abbiamo rimesso a posto e che voglio far diventare uno spazio dispensatore d'arte, un contenitore di esperienze artistiche».

Il museo verrà inaugurato domenica 16 ottobre, in una data non casuale, infatti, in quel giorno ricorrono i 132 anni dalla nascita di Santa Maria Goretti a cui l'Asilo è dedicato. Per l'occasione saranno diversi gli ospiti illustri che parteciperanno all'evento. In primis il maestro Elvio Marchionni, che porterà presso il Museo la mostra dal titolo Tra Sacro e profano.

Un artista illustre Elvio Marchionni, ritrattista degli ultimi tre papi, chiamato dal Vaticano per illustrare la Bibbia del cinquantenario del Concilio Vaticano II. Le dieci tavole, di altissimo valore artistico, insieme ad altre opere del maestro umbro si potranno ammirare fino al 16 dicembre.

Altri due ospiti d'eccellenza saranno il Cardinale Fortunato Frezza e don Luigi de Rosa, noti bibliofili che hanno lavorato alla traduzione dal latino all'italiano della Bibbia illustrata da Marchionni.

Un momento importante sarà dedicato a Santa Maria Goretti con la presenza del suo biografo ufficiale Padre Giovanni Alberti e con la presentazione del ritratto della Santa del perdono, realizzato per l'occasione dal maestro Marchionni che regalerà l'opera al MAMA. Un'iniziativa degna di lode quella di riportare a nuova vita un luogo che era stato abbandonato.

Un grande orgoglio per noi molfettesi e un grande onore per Domenico Sciancalepore, che con tono emozionato ci dice di essere ancora incredulo per l'investitura ricevuta: «È un grande onore per me e una grande opportunità, che mi permetterà di realizzare il mio concetto di museo, ovvero uno spazio aperto a tutti, vissuto dal pubblico.

Voglio creare un museo che non sia asettico, bensì un luogo dove il pubblico possa interagire con l'arte. Durante i due mesi della mostra organizzerò ogni weekend iniziative culturali e inviterò l'Accademia di belle arti di Lecce a incontrare il maestro Marchionni.

Sono apertissimo ai giovani e mi piacerebbe che esponessero le loro opere, che vivessero il museo non solo come mero luogo espositivo ma come luogo creativo, come laboratorio. Forse sarò un po' come don Chisciotte, la mia sarà una lotta contro i mulini a vento, ma il mio sogno più grande è avvicinare il popolo, la gente comune all'arte e alla bellezza per allontanarla dalle brutture che ci circondano, perchè come diceva qualcuno “la bellezza salverà il mondo”».

La mostra si potrà visitare da domenica 16 ottobre a venerdì 16 dicembre, tutti i giorni dalle 18 alle 20. Per info e approfondimenti di seguito il link Arteecc di Domenico Sciancalepore | Facebook